Una giornata intensa di confronto a tutto campo sulle sfide tecnologiche e sociali della transizione energetica. Il workshop organizzato dalla Sotacarbo a Carbonia si è aperto con l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente Marco Porcu, poi è proseguito con il general manager dell’International Centre for Susteinable Carbon Andrew Minchener che ha sottolineato la posizione dominante della Cina nel mercato delle terre rare e di altri minerali necessari per la costruzione di turbine eoliche e pannelli solari. Per tutta la giornata nel centro ricerche di Carbonia si sono confrontate esperienze del mondo dell’Università, dell’industria, della ricerca e dei principali player che operano nell’isola nel comparto energetico. «Se gli impegni degli Stati restano quelli attuali l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi è velleitario – ha detto il presidente di Sotacarbo Mario Porcu – per metà della popolazione mondiale la scadenza programmata è posticipata di dieci-vent’anni».

Tutti i relatori hanno messo in evidenza come la neutralità climatica sia un obiettivo universale ma le strade per conseguirlo possono essere molteplici e non le stesse per tutti. Higas, ha messo l’accento su come le Istituzioni debbano trovare l’equilibrio tra l’implementazione di soluzioni energetiche che soddisfino le esigenze immediate dell’isola, a salvaguardia dell’industria, e creino anche un percorso verso un futuro a basse emissioni. 

I lavori si sono chiusi con la tavola rotonda che ha messo a confronto l’analisi dell’università di Cagliari, illustrata dal Prorettore Prof. Fabrizio Pilo, la visione di Legambiente, rappresentata da Vincenzo Tiana, per finire con le tante criticità che la transizione energetica mette sul tavolo degli amministratori locali, sintetizzate da Ignazio Atzori, sindaco di Portoscuso, uno dei maggiori poli industriali dell’Isola: «Passare da un modello di sviluppo che ha fatto il suo tempo a un altro è doveroso ma dobbiamo sopravvivere. La transizione deve avere al suo centro l’uomo, altrimenti fallisce».

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